FABIO PICCIONI
PHOTOGRAPHER

Eventi: Voci di Miniera

In occasione della XV Giornata Nazionale delle Miniere domenica 28 maggio alle ore 10:30 intervisterò in pubblico alcuni minatori che hanno fatto la storia del Sulcis-Iglesiente. Il mio evento Land of Mines - Voci di Miniera è ospitato all'interno di Territorio e Memorie, una kermesse tutta mineraria della durata di 3 giorni organizzata dallo Speleo Club Domusnovas e dal Consorzio Natura Viva Sardegna e che vede come punto logistico la bellissima Casa Pirinu nel paese di Domusnovas.

Spero di incontrarvi per questo importante avvenimento e brindare con voi nel nome della Memoria e della sua fondamentale conservazione.

EVENTO

345637346_269525808863877_474220192158438007_n.jpg345648359_142882438766414_5994473826875784128_n.jpg

Articoli: Il mare di Stefano Pia

Stefano Pia è uno di quei fotografi che come il sottoscritto sceglie di concentrare il proprio sguardo sulla propria isola, la Sardegna.

Ed è proprio in Sardegna che si sviluppa il suo ultimo lavoro "Ho visto una sirena volare", un racconto che si snoda nel mito omerico delle sirene attraverso uno sguardo personale fatto di incontri fortuiti nelle acque dalla costa ovest. Una serie di scatti in bianco e nero ci tengono in bilico sul pelo dell'acqua come se la linea distintiva tra il sotto e il sopra fosse anche uno spartiacque tra realtà e dimensione onirica.

Il libro, edito da Myphotoportal, è stato appena pubblicato ed ha una tiratura limitata a 110 copie numerate e firmate ed è acquistabile direttamente sul sito dell'autore.

1c.jpg5__22Ho_visto_una_Sirena_volare_22.jpg1__22Ho_visto_una_Sirena_volare_22.jpg2__22Ho_visto_una_Sirena_volare_22.jpg4__22Ho_visto_una_Sirena_volare_22.jpg3__22Ho_visto_una_Sirena_volare_22.jpg

Articoli: Annunciati i vincitori globali del World Press Photo 2023

date » 26-04-2023 12:41

permalink » url

tags » Fabio Piccioni, fabiopiccioni, blog, notizie, World Press Photo, vincitori, concorsi, fotografia, photography, news,

Il 20 aprile l'organizzazione del World Press Photo 2023 ha annunciato i vincitori globali, scelti tra i migliori lavori del 2022.

- Photo of the year: "Mariupol Maternity Hospital Airstrike" di Evgeniy Maloletka, Ucraina, Associated Press
- Story of the year: "Il prezzo della pace in Afghanistan" di Mads Nissen, Danimarca, Politiken / Panos Pictures .
- Long-Term Project Award: 'Battered Waters' di Anush Babajanyan, Armenia, per VII Photo Agency / National Geographic Society
- Open Format Award: "Qui, le porte non mi conoscono" di Mohamed Mahdy, Egitto.

Ecco le immagini!

WPP_2023Contest_POY_Evgeniy_Maloletka.jpgWPP_2023Contest_STOY_Mads_Nissen_01.jpgWPP_2023Contest_LTPA_Anush_Babajanyan_01.jpgWPP_2023Contest_Africa_OPFA_Mohamed_Mahdy.jpg

Fotografie: Uomini di miniera

Ieri ho avuto l'onore di incontrare ed intervistare questo immenso uomo di 95 anni che per una vita intera si è occupato di coltivazione in sotterraneo alla Direzione dei lavori di una della più grandi miniere di tutta la Sardegna.

Foto scattata da Andrea Salvatore Livesu.

News a breve.

IMG_7718.jpg

Intelligenza Artificiale, siamo pronti?

La scorsa settimana sono stati annunciati i vincitori del Sony World Photography Awards ed un fatto ha attirato la mia attenzione.

Tra i vincitori, per la categoria Creative - Open ha vinto Boris Eldagsen con il suo lavoro “Pseudoamnesia, the electrician”. Si tratta di una foto molto intensa che mostra due donne appartenenti a due generazioni diverse in un bianco e nero invecchiato con un viraggio sul seppia. Come spesso accade in questi concorsi, un po di giorni prima dell’ufficializzazione dei vincitori, il fotografo tedesco era stato contattato dall’organizzazione per informarlo della sua imminente vittoria. Quello che è successo dopo è un avvicendarsi di botta e risposta dove sostanzialmente il fotografo dichiara che l’opera è frutto dell’AI - Intelligenza Artificiale e che pertanto rifiuta il premio.

Da una parte Eldagsen non ha disatteso il regolamento del concorso che, come molti altri concorsi al momento, non prevedono nemmeno la possibilità di includere o escludere lavori eseguiti con piattaforme di intelligenza artificiale, dall’altra l’organizzazione WPO non ha espresso alcun parere contrario al fatto che l’immagine fosse stata costruita con tale tecnologia, anzi, è stato il fotografo stesso a rifiutare il premio.

L’artista tedesco ha dichiarato che era sua intenzione capire come mai ancora oggi non si è pronti ad affrontare questo discorso e che, secondo il suo parere, le immagini prodotte con l’AI non dovrebbero competere con la fotografia. Di fatto, quindi, il fotografo ritiene che quello che viene prodotto con l’AI non sia fotografia ma qualcos’altro. Boris Eldagsen d’altro canto è uno che sa il fatto suo, è considerato in Germania uno dei pionieri delle nuove tecnologie.

A valle di quanto accaduto restano due fatti non smentibili.

Il primo è che l’immagine di Boris Eldagsen è scomparsa dal sito SWPA e il secondo è che in fotografia, cosi come in molti altri contesti che spaziano dalle arti applicate alla narrativa, per passare dall’insegnamento alla divulgazione, non si è minimamente preparati ad affrontare queste tematiche. E sarebbe il caso di iniziare a farlo subito.

Il mio modesto parere è che non dovremmo fare una distinzione sul fatto che una fotografia possa essere fatta da una persona o da un’intelligenza artificiale quanto occorrerebbe riflettere sul perché facciamo quella fotografia, su cosa ci restituisce questa azione e se troviamo piacere/gratificazione anche nel caso usassimo l’AI per crearla. Sarebbe quindi alle radici del perché fotografiamo che andrebbe cercata una risposta, non tanto nel mezzo che utilizziamo per realizzarla.

Guardiamo verso il futuro senza conoscere bene cosa abbiamo nel presente.

JPEG_BIG.jpg

Articoli: World Press Photo 2023, fuori i vincitori

Ritorna il World Press Photo, il più importante premio fotogiornalistico del mondo. Recentemente in questo articolo ho pubblicato la recensione della magnifica mostra fotografica allestita nella città di Bari per l'edizione 2022.

Lo scorso 29 marzo la prestigiosa associazione no-profit nata nel 1955 ha annunciato i 24 vincitori regionali per l’anno 2023. Come già vi dissi qui i lavori premiati fanno riferimento alle migliori opere di attualità relative all’anno precedente e ricordo che dall’anno scorso il criterio di selezione attribuisce uguale peso a tutti i continenti del mondo: Africa, Asia, Europa, Nord e centro America, Sud America, Sud-est asiatico e Oceania.

I progetti scelti sono stati selezionati prima dalle giurie regionali e poi dalla giuria globale.

A partire da oltre 60mila partecipanti si e’passati a 3752 provenienti da 127 paesi per poi arrivare ai 24 vincitori.

Come affermato da Brent Lewis, Presidente della giuria globale, “le fotografie scelte a rappresentare il 2022 sono tutte indicative di quel preciso momento storico, documenti importanti che permetteranno alle future generazioni di conoscere il proprio passato”.

Ed ora, ecco i nomi dei vincitori suddivisi per continenti.

Africa: Lee-Ann Olwage, Nick Hannes, M’hammed Kilito, Mohamed Mahdy e Jonathan Fontaine.

Asia: Maya Levin, Mads Nissen, Anush Babajanyan, Hossein Fatemi, Ahmad Halabisaz e Weimin Chu.

Europa: Alkis Konstantinidis, Evgeniy Maloletka, Simone Tramonte, Cesar Dezfuli ed Emilio Morenatti.

Nord e Centro America: Jonas Kakó, Carlos Barria, Cristopher Rogel Blanquet e Ashley Peña.

Sud America: Musuk Nolte, Alessandro Cinque, Fabiola Ferrero, Johanna Alarcón e Tomás Francisco Cuesta.

Sud-est asiatico e Oceania: Mauk Kham Wah, Hannas Reyes Morales, Kimberly dela Cruz, Chad Ajamian e Nadia Shira Cohen.

Ecco una selezione dei lavori, vi invito a visionarli tutti sul sito del WPP.

I vincitori globali, uno per ognuna delle 4 categorie - foto singole, storie, progetti a lungo termine e open format - verranno annunciati giovedi 20 aprile.

Alessandro_Cinque.jpgAlkis_Konstantinidis.jpgAnush_Babajanyan.jpgAshley_Pena.jpg.jpgCesar_Dezfuli.jpgChad_Ajamian.jpgCristopher_Rogel_Blanquet.jpgEmilio_Morenatti.jpgEvgeniy_Maloletka.jpgFabiola_Ferrero.jpgHannas_Reyes_Morales.jpgHossein_Fatemi.jpgJonas_Kak__.jpgKimberly_dela_Cruz.jpgLee_Ann_Olwage.jpgM_hammed_Kilito.jpgMads_Nissen.jpgMads_Nissen2.jpgMauk_Kham.jpgMaya_Levin.jpgMusuk_Nolte.jpgNadia_Shira_Cohen.jpgNick_Hannes.jpgSimone_Tramonte.jpg

Fotografie: Live tra gli scisti

Un'anteprima di quello che io e Fabio Tallo, amico e musicista, abbiamo fatto tra gli scisti siluriani di una zona selvaggia della Nurra nord-occidentale.

Presto news.

_P5A8086.jpg_P5A7697.jpg_P5A8020.jpg_P5A7958.jpg

Notizie: È morto Tatiano Maiore, il fotografo de La Maddalena

Si è spento all'età di 79 anni il fotografo maddalenino Tatiano Maiore, autore di innumerevoli lavori e pubblicazioni che spaziano tra antropologia e paesaggio in cui ha documentato i maggiori avvenimenti a cavallo tra gli anni settanta e novanta come le lotte studentesche, gli anni di piombo, le proteste dei lavoratori e i disagi del mondo agropastorale.

Nato a La Maddalena nel 1943 diventa fotogiornalista nel 1973 lavorando tra Roma e Milano. Un suo lavoro sui cambiamenti della società nell'entroterra nuorese viene pubblicato su La Nuova Sardegna nei primi anni ottanta e dal 1986 inizia una collaborazione con la RAI. Sempre molto focalizzato sulla documentazione dei cambiamenti della Sardegna realizza diversi lavori e pubblica diversi volumi fotografici. Il lago di Baratz, gli stazzi della Gallura, le fortificazioni nell'Arcipelago della Maddalena sono solo alcuni dei temi approfonditi dal fotografo nel corso della sua carriera professionale.

Le sue immagini hanno fatto il giro del mondo passando da quotidiani e periodici italiani come L'Unità, Il Giorno, Il Messaggero, La Repubblica, Il Manifesto, La Nuova Sardegna, L'Unione Sarda, L'Espresso, Panorama, Il Corriere della Sera e su riviste internazionali come Time, Istoè, Veja e Fin de Siglo. Tante anche le esposizioni in Italia e all'estero.

Tatiano_Maiore.jpg007588.jpg040985.jpg173237592_43716d6e_9126_4b6b_854e_2cb83a888296.jpgimage.jpgimages.jpg

News: "Montiferru" selezionato per Artdoc Magazine

"Montiferru", il mio lavoro sugli incendi che hanno devastato il territorio del nord-ovest Sardegna nel mese di luglio è stato selezionato dalla rivista internazionale Artdoc Magazine all'interno di Documentary Stories.

Ora finalmente tutto il mondo può vedere cosa succede qui in Sardegna.

A breve news sul progetto.

Ecco il link al magazine: Open link

Schermata_2021_09_29_alle_09.36.02.png

search
pages
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Personalizza / Customize Rifiuta / Reject Accetta / Accept
Link
https://www.fabiopiccioni.it/blog-d

Share link on
Chiudi / Close
loading