FABIO PICCIONI

Blog: Buone festività e fine 2022

Questa è un'immagine che ho scattato lo scorso giugno in un impianto produttivo della Trexenta. Eravamo a tramonto inoltrato quando ho notato questa singolare decorazione natalizia che ho molto apprezzato.

Buone feste a tutti voi, che sia a passarle in serenità perchè questo 2022 è stato impegnativo per tutti e meritiamo di riposare.

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Notizie: Land of Mines incontra AIPAI

L'11 giugno 2022 Land of Mines è stato premiato alla Facoltà di Ingegneria della Sapienza di Roma come lavoro vincitore del concorso fotografico indetto per la II edizione degli Stati Generali del Patrimonio Industriale. Il contest fortemente voluto da AIPAI - Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale è stato realizzato in collaborazione con DICEA - Università Sapienza di Roma, MUSIL – Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia, Fondazione AEM e Fondazione ISEC.

Per me è stato un grande onore poter portare le nostre miniere all'attenzione di tante persone.

Ecco il link all'articolo di Fabrizio Trisoglio, presidente di Rete Fotografia e della giuria del contest che assieme a Palmina Trabocchi, responsabile del concorso, ringrazio di cuore per questo importante riconoscimento.

Articolo

Grazie AIPAI

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Notizie: Cade un pezzo di storia

Dal mio amico Giovanni ho appena appreso della notizia del crollo della storica ciminiera dell'Alba Cementi, poi Cementir, a Porto Torres. Il forte vento di stanotte ha messo fine a un pezzo di storia della nostra regione.

Questo splendido cementificio nacque nel 1957 e rimase attivo fino al 1983, segnato dalla crisi del polo industriale.

Quello che mi dispiace è che viviamo in una nazione in cui si fanno cadere a pezzi questi elementi della storia anziché salvaguardarli, bonificarli e destinarli ad altro uso come tante volte ho ribadito e sperato anche in pubblico.

Per il mio lavoro su Porto Torres ho ovviamente trascorso tanto tempo dentro quella fabbrica in quanto bellissimo esemplare di archeologia industriale. Sappiate inoltre che all'Alba Cementi feci la mia prima uscita fotografica di documentazione industriale, credo fosse il 2003 o giù di li.

Oggi è un giorno triste, oggi se va un pezzo di noi.

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Fotografie: La calce della Trexenta

A partire dal 1909 questa fascia di territorio dell'alta Trexenta ha visto generazioni di persone gravitare attorno alla produzione di calce e prodotti derivati.

Visione lato ovest.

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Fotografie: Contaminazioni

Riflessioni su ciò che era e che non è più, sulle sedimentazioni del tempo e sulle trasformazioni del paesaggio.

Basso Campidano.

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Fotografie: Chiese e miniera

Nella foto una veduta laterale della chiesetta di San Severino a Monteponi, Iglesias.

La chiesa è dedicata a Severino De Villa, canonico della cattedrale di Iglesias, e pare edificata nel 1784 come indica una lapide vicino all'ingresso : “In onorem Sancti Severini Episcopi Severinus De Villa edificavit MDCCLXXXIV”.

Sullo sfondo le discariche provenienti dall'impianto elettrolisi che assumono una colorazione rossastra anche per la presenza di ossidi di ferro provenienti dalla lavorazione delle calamine. Questi fanghi sono noti alla popolazione locale come fanghi rossi.

La piccola chiesa rimase poi abbandonata per molti anni fino al 1957 con l'arrivo dei Fratelli del Vangelo nella piccola frazione di Bindua. I confraterni infatti stabilirono temporaneamente la loro dimora in questa piccola sagrestia al lato della chiesa condividendo con la popolazione locale, che ben li accolse, gioie e dolori della vita in miniera, quella di San Giovanni.

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Fotografie: Portatori di luce

Iglesiente, 2016.

Immagine scattata all'interno di una miniera di piombo e zinco. Nella foto un bellissimo voltino all'interno di una galleria con molte canule interessanti.

È interessante come la luce delinea il paesaggio sotterraneo che altrimenti, senza di essa, non sarebbe visibile. Lì sotto dove la luce è stata la più preziosa compagna di viaggio di intere generazioni.

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Fotografie: Gente di miniera, Renato e Pozzo Baccarini

In tutti questi anni di miniere ho incontrato delle persone che spendono gran parte della loro vita per salvaguardare luoghi carichi di storia che altrimenti rischierebbero di perdersi nell'oblio del tempo. Persone speciali che, a titolo puramente gratuito, hanno intrapreso delle strategie di recupero e salvaguardia delle zone minerarie.

Renato Tocco è una di queste. Nel 2012 decide di acquistare un lotto contenente una miniera dismessa nei pressi di Iglesias nell'ottica di riportare alla luce tutta la sua straordinaria storia: Pozzo Baccarini. Lì dove nel 1883 si accesero le prime lampadine dell'isola, lì dove è presente una linea ferroviaria a scartamento ridotto e la bellissima galleria ferroviaria Pellegrini della linea Monteponi-Porto Vesme, lì dove è presente l'ultimo accesso esistente ad una delle opere ingegneristiche più grandi del mondo minerario: la galleria di scolo Umberto I.

Figlio di minatore, Renato traspira passione. Suo papà iniziò nel 1949 nei monti dietro casa, a Monte Agruxiau per poi spostarsi in quasi tutte le miniere dell'AMMI. Fortemente interessato alla storia, Renato ha intrapreso diverse azioni per far si che il sito torni a riemergere dal suo importante passato e tornare a splendere. E così in questi anni ha ospitato progetti con le scuole, escursioni e tante persone appassionate di storia del territorio, coinvolgendo enti e istituzioni e cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della tutela del patrimonio.

Per me un amico importante, una persona che mi ha aiutato tantissimo in tutti questi anni di ricerche. Tante volte mi ha accolto nel suo terreno contribuendo a portare avanti il mio progetto a lungo termine Land of Mines-Terra di Miniere. A lui devo molto.

Nella sua pagina Facebook potete trovare diverse informazioni su questo straordinario sito.

Grazie Renato, continua a lottare.

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Fotografie: Italcementi sud

Basso Campidano, 2022.

Oggi ci troviamo di fronte all'altra realtà Italcementi dell'Isola, in questo caso però abbiamo un grande impianto in funzione costruito nel 1970 e attivo dal 1973.

Qui una parte dello stabilimento rivolto ad ovest.

Situato nel sud dell'isola è attualmente il più esteso della Sardegna.

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Fotografie: Italcementi nord

Logudoro, 2021.

Qui ci troviamo di fronte al più importante stabilimento della produzione di cemento nel nord dell'Isola.

Costruito nel 1956 ed inaugurato nel 1957 vide quasi mille operai lavorare negli anni d'oro della produzione, attorno a metà degli anni settanta.

Dagli anni ottanta invece, un tracollo economico lo porterà fino alla chiusura. Attualmente è destinato ad una riconversione tutta ancora da approvare.

Nell'immagine alcuni stabili che si affacciano ad est.

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