FABIO PICCIONI

Fotografie: Ritorno nel bosco

date » 15-01-2024 09:57

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Alcune immagini dall’ultima sessione di scatti per Stagioni Diverse.

Nelle foto Chiara Cecconi.

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Eventi: È tempo di BìFoto Fest

È per me ormai un momento dell’anno molto atteso quello in cui scrivo il pezzo per la nuova edizione del BìFoto Fest, il festival di fotografia di Mogoro nato dalla volontà di Stefano Pia e Vittorio Cannas nel 2011.

L’edizione 2023 vede come protagonista chiave il grande Guido Harari, fotografo, giornalista e critico musicale, membro dell’Agenzia Contrasto, che dedica la sua vita in gran parte ai più svariati fenomeni musicali. Tra gli artisti da lui immortalati citiamo Bob Dylan, B.B. King, Paul McCartney, PFM, Giovanni Lindo Ferretti, Luciano Pavarotti, Frank Zappa, Lou Reed, Fabrizio de Andrè e tanti altri.

Ed è proprio dal cantautore genovese appena citato che i curatori del Festival lanciano la call di questa edizione: “Anime Salve”.

Dalle ceneri della pandemia i due fotografi dell’alta Marmilla si sono reinventati e ormai è diventata una magnifica consuetudine quella dell’esposizione fotografica all’aperto, nelle vie del paese. E così, come accade anche altrove, finalmente la Fotografia va oltre le sedi istituzionali collocando progetti al servizio dei cittadini tutti, come in ogni progetto partecipato che si rispetti.

Guido Harari porterà con se un’esposizione di 50 immagini tratte dal lavoro Wall of Sound, reportage di proporzione globale. Le sue foto, assieme a quelle delle precedenti edizioni ormai divenute installazioni permanenti confermano il paese di Mogoro come museo a cielo aperto nonché centro nevralgico della Fotografia in Sardegna.

Questa grande realtà è sostenuta dalla Fondazione di Sardegna e dal Comune di Mogoro e vi aspetta il 16 giungo 2023 per l’inaugurazione della sua XIII Edizione, non perdetevela.

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Fotografie: Società Agricola Pi'n'Pi, uno sguardo verso il futuro

In Sardegna, nella Nurra più profonda, c'è chi ha scommesso sul futuro e ha intrapreso un percorso virtuoso. Le persone di cui vi parlo sono Andrea Piras e Oscar Pilo che diversi anni fa hanno fondato ad Olmedo la Società Agricola Pi'n'Pi, esempio di economia circolare a chilometro zero che parte dalla terra e arriva fino alle tavole dei ristoranti stellati.

Seguendo la filosofia della Blue Economy teorizzata da Gunter Pauli che si basa sulla gestione di ecosistemi ragionevoli e sulla riduzione degli sprechi delle lavorazioni, i due giovani producono dei funghi di altissima qualità riciclando così i fondi del caffè che recuperano dai bar della zona. Rispettando il loro interregno stagionale, l'inverno, Pi'n'Pi produce cardoncelli, antunna, cornucopia e djamor.

La "visione" dei due non finisce però qui, le materie "esauste" dopo la produzione vengono stese in casse di legno e attraverso una particolare specie di lombrichi - i rossi californiani - viene creato un compost eccezionale che permette a sua volta la coltura dei micro-greens, fiori eduli di altissimo valore economico che vengono acquistati dai migliori ristoranti per arricchire le proprie portate o dai migliori bartenders per inventare nuovi cocktails.

Un'attenzione circolare quella della giovane azienda sarda che a tutto questo affianca una produzione raffinatissima di peperoncini di molteplici qualità e livelli di piccantezza, a prova di bomba.

Andrea e Oscar da tempo collaborano con altre piccole aziende e questo ha fatto si che si creasse una filiera attenta al territorio e alle sue persone, capace di rispondere alle esigenze della clientela senza dover utilizzare pesticidi e plastiche e senza dover sottostare a regole di mercato orientate all'iper-produzione. Si produce quando si può produrre e fino a quando ce n'è, è questo che ci hanno insegnato i nostri antenati.

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Fotografie: Nelle montagne del Cixerri

Io da sempre, ancor prima di fotografare, sento l’esigenza di vivere determinati luoghi in maniera intensa, di restare più a lungo, di tornarci tante volte. Si instaura così un rapporto fatto di rumori, di sensazioni, di profumi e altre innumerevoli cose. Quando un posto mi diventa familiare ecco, a quel punto mi sento pronto ad osservare, spettatore fortunato di una terra che è qui da molto prima di me e che resterà qui anche quando io non ci saro’più.

Prima della forma e anche della sostanza viene quindi l’esperienza, l’immersione. Senza di questo sento che sto solo attraversando qualcosa ma non mi rimane nulla di quel vissuto.

Ho scattato questa immagine appena uscito dalla tenda dopo una notte tempestosa in cui sembrava dovesse volare tutto via, li tra le montagne.

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Notizie: Buon fine dell'anno

L’anno che sta per terminare è stato per me molto importante. Il mio progetto più grande, Land of Mines, ha ricevuto importanti riconoscimenti e questo mi ha fatto molto riflettere su quello che ho sempre pensato: ognuno deve seguire la propria strada e andare li dove lo porta il cuore. E da tanti anni ormai il mio cuore è là nelle miniere della Sardegna, terre selvagge e imprevedibili che conservano preziosamente una parte importante della storia della nostra isola. Non sono mai stato un’amante dei luoghi affollati e ho sempre preferito attraversare zone veramente poco frequentate. Questa condizione mi ha sempre aiutato a riflettere sull’essenza delle cose e su quello che è il mio piccolo percorso in questa grande terra, mantenendo sempre una situazione di equilibrio nella mia mente. Con gli anni poi Land of Mines si è anche evoluto, è cresciuto molto e si è necessariamente aperto verso l’esterno in quanto essendo fotografo ma non onnisciente ho cercato la collaborazione di persone che, come me, alle miniere pensano ogni sera quando vanno a dormire e alle quali la voglia di esplorare, conoscere e documentare non è mai venuta meno. La condivisione è importante per la crescita di ognuno di noi, la difficoltà sta nel saper incontrare le persone giuste. E io per fortuna di persone giuste ne ho incontrate parecchie e a loro va il mio più grande ringraziamento: Andrea, Giovanni, Daniele, Fiorella, Michele, Angelo, Martino, Massimo, Renato e Dario per citarne alcune, non potrei nominarle tutte. Credo che quest’anno poi in particolare gli eventi abbiano portato a cementare l’amicizia con lo Speleo Club Domusnovas, gruppo speleologico sardo che più di qualsiasi altro gruppo è stato lungimirante fin dagli albori della sua formazione per quanto riguarda le miniere, le loro grotte e la loro tutela. Loro hanno visto quel patrimonio prima di chiunque altro.

Il 2022 poi ha visto concretizzarsi un progetto che porto avanti con l’amico e artista sonoro Fabio Tallo a cui mi sento profondamente legato. Ci conosciamo dai tempi in cui entrambi suonavamo hardcore, lui nel sud Sardegna e io nel nord, e spessissimo condividevamo gli stessi palchi perché così funzionava la scena allora. Ultimamente mi ha dato un grande aiuto e supporto proprio con la sua musica per il progetto sulle miniere. Ecco, a proposito, con lui grazie anche alle miniere ci siamo ritrovati con alle spalle tanti anni di fotografia io e tanti anni di ricerca musicale lui e abbiamo deciso di dare vita a un progetto in cui suoni e immagini convivono cercando di indagare diverse tematiche del paesaggio sardo contemporaneo rimettendo in discussione quello che è il ruolo degli esseri umani in tutto questo. Diversi eventi site-specific si sono già svolti e sta per arrivare il momento in cui presenteremo questo progetto a voi, in cui cercheremo di dialogare con voi e di condividere assieme momenti speciali. Inoltre frequentare un musicista cosi peculiare ha ridestato in me la voglia di riprendere a suonare. Dopo una vita di batteria, anni fa mi ero avvicinato alla musica elettronica con l’idea di registrare i suoni delle miniere e del sottosuolo per poi processarli e creare un certo tipo di sonorità. Avevo anche iniziato a fare questo ma poi, per motivi di tempo, avevo parcheggiato la cosa. E se devo iniziare a mettere buoni propositi per il 2023 chissà che sia proprio il mio amico Fabio Tallo che, con le sue grandi riflessioni che adoro ascoltare, mi aiuti a rimettere in sesto il progetto e ad imparare a usare meglio il software di produzione musicale che tanto mi piace.

Posso anche considerarmi fiero del fatto di aver inseguito un sogno e di aver fondato, assieme ai miei amici Andrea e Giovanni, l’associazione culturale Luci sul Territorio, associazione no-profit che ha lo scopo di divulgare la fotografia e l’arte nell’ottica della tutela del territorio e delle sue storie e con l’intento di trovare un dialogo con le persone che vivono questo territorio. Abbiamo passato gli ultimi mesi di quest’anno a creare una squadra di persone e a definire un programma che vedrà la luce nel 2023. Intanto abbiamo già portato a casa alcune collaborazioni con l’amministrazione locale di Olmedo e se passeggiate per il paese potete ora vedere la prima parte di quella che è un progetto di valorizzazione del territorio olmedese attraverso delle gigantografie scattate dai diversi membri dell’associazione.

Anche per il mio progetto “Montiferru” è stato un anno importante perché grazie a MyPhotoPortal - un software web con dietro una grande persona che segue anche il mio sito - il mio lavoro di documentazione dei gravi incendi del luglio 2021 sono stati stampati su carta e i volumi sono attualmente già alla seconda ristampa visto che la prima ve la siete accaparrata in meno di una settimana.

Sono poi tanti altri i progetti che credo che svilupperò nel 2023, alcuni già praticamente completati, altri ancora in cantiere, ma per ora preferisco non svelarvi altro.

Il 2022 è stato pero’ anche un anno tosto, impegnativo sotto molteplici punti di vista, e come ogni anno alle belle cose si affiancano cose meno belle. Ci sono le preoccupazioni, i rischi e purtroppo ci sono anche i problemi di salute e alcune persone a cui tengo in particolare stanno male e a loro voglio dedicare il mio più grande augurio di guarigione, sperando che per loro e per tutti noi il 2023 sia un anno bello, di ripresa, di crescita, di vita.

Vi lascio con questa immagine proveniente da un altro mio progetto a lungo termine “Stagioni Diverse”, lavoro particolarmente introspettivo attraverso il quale in questi anni, grazie alla collaborazione di persone che si sono fatte ritrarre, indago il mio complesso e particolare rapporto con la natura e con il mondo che mi circonda. In questa micro sequenza osservo la bellezza di noi esseri umani, ma anche la nostra grande fragilità, perché quando il tempo è bello fioriamo e ci nutriamo del sole ma quando arriva la tempesta non è facile rimanere attaccati alle nostre radici. Nella foto: G.V. che ringrazio molto.

Buon anno a tutti voi e alle persone che vi sono care.

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Notizie: Stagioni Diverse selezionato da MindProgettiFotografici

Il mio progetto "Stagioni Diverse" è stato selezionato da Mind Progetti Fotografici come miglior progetto del mese.

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Notizie: Stagioni Diverse selezionato da ArtDoc Magazine

Il mio lavoro "Stagioni Diverse" selezionato da Artdoc Magazine nella sezione Exhibitions per Image and Identity.

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Fotografie: Rallentare il tempo

In questa epoca in cui tutto corre trovo sempre più necessario il dovere di rallentare. Cercare di riappropriami del mio tempo rifuggendo dalle corse di tutti i giorni.

Ed è qui che la fotografia analogica mi viene a salvare.

É il caso di questa immagine. Qualche mese fa in un bel giorno di agosto sono andato a trovare il mio grande amico e artista sonoro Fabio Tallo nella sua casa a Serrenti. Appena arrivato mi faccio subito accogliere dalle tipiche architetture campidanesi che con quei porticati mi pare di varcare le soglie di tempi lontani. Le architetture però non sono le sole cose che mi accolgono, i genitori del mio amico hanno preparato un gran pranzo con prodotti locali e io sono molto contento di potermi immergere nella cultura del luogo.

Nel pomeriggio Tallo mi fa vedere il vecchio palazzo appartenente ai suoi trisavoli che io decido di immortalare con il mio banco ottico. Il processo è già partito ben prima che io monti l'apparecchio e tra scatti, appunti e chiacchierate passa il pomeriggio. Rientrato a casa come sempre queste immagini le lascio latenti negli chassis per un po e quando ritengo sia giunto il momento di riappropriarmene inizio a svilupparle, e qui riprendo il percorso. Una volta sviluppato attendo che le pellicole piane siano ben asciutte per stamparle su carta fotografica o scannerizzarle come in questo caso. E così alcuni mesi passano ma il percorso continua e questo permette in me di tenere sempre vivido e vicino il ricordo di quella bellissima giornata.

Questo processo ti obbliga a rispettare delle tempistiche producendo al contempo immagini uniche e non replicabili, nelle quali eventuali segni e difetti diventano valore aggiunto e segno distintivo di un processo personale che rispecchia in qualche modo il mio essere.

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Fotografie: Luoghi di formazione

Gallura, vedute di un vecchio centro di formazione professionale che dal 1965 iniziò a formare diverse generazioni di tornitori, meccanici, idraulici, elettricisti, informatici e artigiani. Finanziata dalla Regione Sardegna ma gestita privatamente dall'Ente Nazionale Addestramento Professionale prima per poi finire alla Regione Autonoma della Sardegna.

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Fotografie: Incendi, fiamme vicino a casa

Domenica 10 luglio diversi ettari di terra sono andati in fumo a causa di un incendio tra Olmedo e Tottubella nella Nurra.

Immagine proveniente da una prima ricognizione.

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